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    12.06.2015 - Aperte a Ispica le celebrazioni per il Centenario della Prima Guerra Mondiale
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    Aderendo alla volontà della Presidenza della Repubblica e del Governo, sono state avviate ufficialmente ieri le celebrazioni per il primo centenario della “Prima Guerra Mondiale”. Con una manifestazione sobria e solenne, tenuta in Piazza dell’Unità d’Italia a fianco del Monumento ai Caduti, il sindaco Piero Rustico, gli assessori Cesare Pellegrino, Teresa Amendolagine e Paolo Mozzicato, il presidente del Consiglio Comunale Giuseppe Quarrella e il consigliere comunale Pietro Zocco hanno voluto che l’evento inaugurale fosse interamente dedicato ai figli di “Spaccaforno” che perdettero la vita in quella immane tragedia che fu la Grande Guerra, soprattutto a quelli i cui nomi non sono incisi nel monumento per loro eretto il 4 giugno 1922. Dopo una breve introduzione alla serata, la presentatrice Grazia Lorefice ha invitato il sindaco Piero Rustico a salire sul palco per il suo saluto ai presenti. Il Primo Cittadino ha parlato delle motivazioni fortemente sentite dall’Amministrazione a che si realizzasse l’evento. «Conoscere il patrimonio storico e culturale del proprio territorio - ha evidenziato il Sindaco - è sicuramente il modo più idoneo per riscoprire il senso di appartenenza ad un passato glorioso. Questo il principio per il quale l’Amministrazione comunale ha inteso cogliere l’occasione del Centenario della Prima Guerra Mondiale per avvicinare la città, particolarmente i giovani, alla memoria locale di questo evento che costò la vita a 241 concittadini ispicesi, una intera generazione di figli giovanissimi che la città non smetterà mai di piangere e ai quali sarà sempre grata per il sacrificio compiuto affinché essa potesse essere libera in una nazione libera.» Il sindaco Rustico ha poi comunicato che al termine della serata sarebbe stato distribuito «l’opuscolo “Ricordo di un’epopea umana di eroismo e di gloria” realizzato con l’intento di dare ampia visibilità a quei 151 caduti i cui nomi non furono incisi nel Monumento, eroi della nostra città per la nostra nazione». Il Primo Cittadino ha quindi concluso il suo saluto affermando: «Desideriamo, come Amministratori, che la città di Ispica si riappropri con orgoglio di questa memoria e che essa sia una spinta a che le giovani generazioni possano ripercorrere quella storia con un trasporto emotivo che consenta loro di comprendere il valore di quel sacrificio che vide uomini lasciare le proprie famiglie e le proprie terre per combattere al fianco di gente sconosciuta, uniti da un unico grande ideale: vivere in una stessa nazione sotto un’unica bandiera. Oggi, il coraggio dimostrato durante il primo conflitto mondiale dai soldati provenienti da “Spaccaforno” e da tutte le regioni italiane, insieme al sacrificio di chi ha combattuto per contribuire alla diffusione degli ideali di pace, libertà e democrazia, si traduce in un dovere e debito morale nei loro confronti. Quella di stasera è occasione solenne per rinnovare l’impegno a che questi valori, al di là da ogni colore politico, siano quelli sui quali vogliamo fondare il futuro della nostra comunità cittadina e dell’Italia».
    Subito dopo la Banda “Città di Ispica”, diretta dal maestro Giannino Amore, ha tenuto il concerto dando il via alla serata con le note del brano che per eccellenza simboleggia la guerra 1914-18: “La leggenda del Piave”, toccanti e coinvolgenti note che ben hanno introdotto la platea al solenne momento. A questo ha fatto seguito l’Inno nazionale, l’autorevole “Canto degli Italiani” in onore di quei 151 caduti non incisi nel Monumento i cui nomi, con solennità, il vicesindaco Cesare Pellegrino ha successivamente scandito mentre una campana autorevolmente rintoccava in segno di lutto. Momento intenso in cui ognuno dei presenti ascoltava silenzioso alla ricerca di nomi familiari. Per questi caduti, al termine del lungo elenco ai piedi del Monumento, le autorità hanno deposto una corona di fiori ed è stato intonato il silenzio.
    La cerimonia è poi continuata con gli altri brani in scaletta seguiti con passione e con rigore dalla platea fortemente coinvolta dall’evento.
    Prima della conclusione, la presentatrice ha invitato sul palco l’assessore alla cultura Teresa Amendolagine, che ha curato il progetto presentato dal Comune alla Presidenza del Consiglio dei Ministri e questa celebrazione, per un suo saluto.
    L’Assessore ha evidenziato: «L’occasione del Centenario della Grande Guerra non è una ricorrenza che Ispica guarda con distacco perché il suo eco riecheggia ancora nel cuore di questa città. Abbiamo ritenuto importante fermarci a ricordare, in modo tangibile, chi di quella Guerra ne fece parte sacrificandosi in prima persona per donare a noi ciò che Ispica pian piano è divenuta». L’assessore alla cultura ha poi parlato dell’opuscolo realizzato «con l’intento di dedicare un piccolo ma sentito pensiero a tutti coloro che non vogliamo dimenticare, riportando i nominativi dei caduti che i cui nomi non sono stati incisi nel Monumento ai Caduti collocato nella piazza principale il 4 giugno del 1922 e che Francesco Fronte ha desunto grazie alla sua appassionata e competente ricerca d’archivio. L’intento è quello di mantenere viva nella memoria di tutti noi e di chi ci succederà i nomi di chi ha intrecciato la sua semplice storia di vita con la più ampia storia della nazione e dell’Europa. È sicuramente un dovere quello di mettere in campo tutte le opportunità che possono consentire ai cittadini, ai giovani in particolare, di ritrovare nei propri luoghi le tracce di quanto teoricamente appreso dai libri di storia. Questo opuscolo - ha evidenziato l’Assessore alla cultura - vuole anche essere uno stimolo, per chi in esso ritroverà nomi appartenenti alla propria famiglia, per avvicinarsi alla ricerca storica e alla divulgazione di quanto presente negli archivi pubblici o semplicemente nell’intimità delle proprie case, per far sì che quello che ci appartiene come passato non diventi qualcosa di altro da noi. L’occasione - ha quindi concluso - ci consente di ringraziare pubblicamente quanti si dedicano con passione, scrupolo e con il vero spirito che deve animare la ricerca storica, per quello che riportano alla luce e ci danno l’opportunità di conoscere, augurandoci che il loro impegno sia continuo e ci contagi sempre perché solo conoscendo il passato con quanto di positivo e di negativo racchiude, la storia ci diventa vera maestra di vita». A questo punto, la presentatrice Lorefice, ha invitato sul palco Francesco Fronte a cui il Sindaco ha consegnato la benemerenza con la motivazione: “A Francesco Fronte intellettuale infaticabile e valoroso presidente del Comitato di Gestione della Biblioteca Comunale “Luigi Capuana” per il suo impegno culturale in favore della città e del suo patrimonio librario e storico con la gratitudine dell’Amministrazione Comunale e l’auspicio di essere modello per le generazioni di giovani studiosi ispicesi”. Fronte, nel ringraziare, ha brevemente parlato della sua ricerca e dell’impegno continuo in tal senso; poi è stata la volta di Benedetto Sessa a cui l’assessore Amendolagine ha consegnato la benemerenza con l’encomio: “A Benedetto Sessa, dipendente comunale disponibile e generoso che con il suo sapere e la sua passione ha contribuito fortemente al successo di tutte le iniziative culturali della Biblioteca Comunale Luigi Capuana”. Infine il presidente del Consiglio Comunale Giuseppe Quarrella ha consegnato alla ”Banda Città di Ispica”, per mano del suo Direttore, il maestro Giannino Amore, il pubblico encomio perché la Banda è “da oltre centocinquanta anni indiscutibile presidio culturale nella nostra Città” e per il concerto“Ricordo di un’epopea umana di eroismo e di gloria”in onore dei Caduti della Prima Guerra Mondiale.
    Il concerto si è quindi concluso con l’Inno nazionale seguito da tutta la platea in piedi che ha così sottolineato di voler rendere onore all’Italia e ai nostri caduti ai quali questa serata è stata interamente dedicata.