Testo della News:
E’ stata sobria ed essenziale nella sua ufficialità, elegante nel suo stile, significativa nei contenuti la cerimonia organizzata nell’auditorium “Madre Crocifissa Curcio” dall’amministrazione comunale in occasione della giornata delle forze armate e dell’unità nazionale.
Alla presenza del presidente del consiglio Dibenedetto, degli assessori Ruffino, Moltisanti, Tringali, Strano e Pellegrino, del capitano dei carabinieri Latini, del luogotenente della Guardia di Finanza Ragusa, del sottotenente di vascello Cardullo, del tenente colonnello Piccitto, anima e motore della manifestazione, del vicario foraneo Gaetano Asta e di molti rappresentanti della Croce Rossa Italiana, dell’Arma dei Carabinieri e dei Vigili del fuoco, il sindaco Piero Rustico ha voluto rendere omaggio ai militari ispicesi che hanno partecipato a missioni internazionali umanitarie e di pace.
In particolare sono stati insigniti dell’encomio quest’anno il capitano di cavalleria Domenico Corvo (Iraq e Kosovo), il brigadiere capo CC Pietro Spadaro (Kosovo, Macedonia e Bosnia), il brigadiere CC Carmelo Cicciarella (Iraq), l’appuntato scelto CC Giovanni Spataro (Kosovo), l’appuntato aps CC Stefano Spatola (Bosnia) e il caporale maggiore Salvatore Iacono (Kosovo).
I discorsi celebrativi sono stati affidati al comandante della polizia municipale Giuseppe Puglisi, che ha legato il significato della cerimonia all’art. 5 del nuovo statuto comunale che ribadisce l’impegno della città per la pace e al sindaco Piero Rustico che ha avuto parole di elogio e ringraziamento per tutte le Forze Armate.
“Tutti i militari - ha ribadito Rustico più volte - mettono professionalità, carattere, serietà al servizio della pace internazionale e della sicurezza interna con la consapevolezza che costruire la pace è certamente più difficile che distruggere con la guerra e qualsiasi forma di violenza e illegalità”.
“Con la vostra divisa, simbolo di coraggio e coscienza civile - ha ancora aggiunto Rustico in una passo del suo discorso - avete contribuito a tenere alto il nome della nostra Ispica, avete ricordato a tutti noi e soprattutto alle giovani generazioni che l’Unità e la Libertà non costituiscono un patrimonio acquisito una volta e per sempre ma una condizione in continuo divenire che ha bisogno di essere sostenuta e ricercata giorno per giorno”.
   
 
 
 
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