NEWS

    10.02.2015 - Approvata dal Consiglio Comunale la deliberazione, proposta dal sindaco Piero Rustico, di adesione alla protesta contro la gravissima situazione economica dei Comuni siciliani
    Letta: 920 volte        


     

    Continuano da parte del Comune di Ispica le azioni di protesta contro la gravissima situazione economica e finanziaria dei Comuni siciliani, in adesione alla mobilitazione indetta da AnciSicilia.
    Da questo il Consiglio Comunale di ieri sera, convocato in seduta straordinaria dal presidente Giuseppe Quarrella su richiesta del sindaco Piero Rustico, giacché non è ancora stato avviato il chiesto Tavolo istituzionale di confronto che dia risposte credibili affrontando i nodi irrisolti a partire dall’attuazione della legge 42/2009 in materia di federalismo fiscale. L’assemblea rappresentativa del nostro Comune è stata invitata così ad esprimersi, un’azione che fa seguito all’esposizione a mezz’asta della bandiera della Regione Siciliana dal Palazzo di città, in atto dal 27 gennaio scorso, e allo spegnimento, la sera del 28 successivo, delle luci della Casa Comunale e di parte della pubblica illuminazione in Corso Umberto, in Piazza dell’Unità d’Italia e in Corso Garibaldi. Nella seduta, il Consiglio ha approvato all’unanimità una mozione con la quale ha deliberato: 1) di aderire alla mobilitazione indetta dall’AnciSicilia, partecipando alle prossime azioni di protesta e di comunicazione rivolte ai cittadini; 2) di chiedere la costituzione di un Tavolo permanente di concertazione tra Stato, Regione Siciliana e Comuni dell’Isola per affrontare la grave crisi finanziaria; 3) di chiedere al Governo nazionale la modifica della norma che ha introdotto l’IMU sui terreni agricoli; il contenimento dei tagli ai trasferimenti; di rendere più flessibili le regole relative al Patto di stabilità; di prevedere misure che possano far fronte al crescente fenomeno di Comuni che dichiarano il dissesto finanziario; di rivedere la norma che ha previsto il definanziamento dei Fondi PAC; 4) di chiedere al Governo regionale di erogare immediatamente agli Enti Locali le risorse relative al 2014 non ancora corrisposte e di mantenere inalterato il livello dei trasferimenti per il 2015; di avviare una effettiva riorganizzazione del Governo del territorio; di avviare un percorso istituzionale di concertazione sul sistema integrato dei rifiuti e delle acque per fare uscire la Sicilia dalla condizione di sottosviluppo in cui vive.
    «Anche Ispica – ha affermato il sindaco Piero Rustico – è in prima linea in questa mobilitazione promossa dall’AnciSicilia perché crediamo fermamente che la situazione in cui versano tutti i Comuni siciliani rappresenti il sintomo evidente di una profonda crisi del sistema delle Autonomie locali ed ha come suo più grave effetto quello di determinare l’impossibilità di poter offrire servizi efficienti ai cittadini. I Governi nazionale e regionale devono prendere coscienza che un cambiamento di rotta non è più procrastinabile per mantenere la pace sociale, che in questo momento è veramente a rischio.»
    Il presidente del Consiglio Comunale Giuseppe Quarrella, dal canto suo, alla fine della seduta ha dichiarato: «Sono molto soddisfatto della risposta che il Consiglio Comunale ha dato votando all’unanimità la mozione proposta. Ritengo che l’azione di protesta promossa da AnciSicilia debba trovare risposte sempre più forti per evitare che si arrivi a un maggiore degrado del rapporto istituzionale tra amministratori degli Enti locali e cittadini, stanchi di subire tagli ai servizi e pressione fiscale alle stelle. La politica di riduzione eccessiva nei trasferimenti statali e regionali a favore dei Comuni non può più essere tollerata, né il problema delle risorse necessarie all’erogazione dei servizi essenziali alle comunità amministrate può essere risolto con l’imposizione di questo iniquo fardello dell’IMU sui terreni agricoli, che penalizza pesantemente un Comune a forte vocazione agricola come il nostro. È arrivato il tempo del cambiamento e anche il nostro Comune vuole fare la sua parte.»