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    24.02.2015 - Dopo il TAR anche il Dipartimento Regionale delle Autonomie Locali dà ragione al Comune sulla vicenda del chiosco
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    Ancora una conferma dell’agire secondo norma, da parte del Comune, nella vicenda del chiosco di Piazza dell’Unità d’Italia. Infatti, dopo la recente pronuncia del Tribunale Amministrativo Regionale per la Sicilia cha ha respinto la domanda cautelare presentata da Listro Francesco e Listro Maria contro il Comune di Ispica, per l’annullamento della deliberazione della Giunta Municipale che disponeva la concessione in locazione mediante bando pubblico del nuovo chiosco di Piazza dell’Unità d’Italia, anche il Dipartimento Regionale delle Autonomie Locali dell’Assessorato Regionale delle Autonomie Locali e della Funzione Pubblica ha rigettato tutte le richieste formulate dagli stessi Listro per sostenere le pretese della famiglia Milana in ordine alla locazione del chiosco mediante bando pubblico.
    I predetti Listro, assumendo di avere propri diritti da poter tutelare in relazione al chiosco demolito, nel mese di ottobre dello scorso anno si sono rivolti al sopra citato Dipartimento chiedendo “l’attivazione dei poteri sostitutivi di controllo”, anche mediante nomina di un commissario ad acta, per l’annullamento della deliberazione della Giunta Municipale n. 115/2014 che disponeva la concessione in locazione del chiosco. Il Dipartimento Regionale delle Autonomie Locali, con una nota del Dirigente del Servizio di Vigilanza e Controllo Enti Locali – Ufficio Ispettivo, del 16 febbraio scorso, ora pervenuta anche al Sindaco per conoscenza, ha rappresentato ai richiedenti che nella fattispecie “non risulta configurabile alcun esercizio della competenza” dell’Amministrazione Regionale “circa la verifica della legittimità ed il consequenziale annullamento degli atti posti in essere dagli Organi degli Enti Locali”. Ha, altresì, precisato che “l’eventuale azione sostitutiva di cui all’art. 24 della L.R. n. 44/1991, mediante la nomina di un commissario ad acta è esclusivamente disposta da questo Assessorato laddove gli Organi degli Enti Locali omettano o ritardino o non siano in grado di compiere atti obbligatori per legge”. In buona sostanza l’Assessorato Regionale ha decretato la piena mortificazione delle illegittime e assurde pretese dei Listro e della famiglia Milana e ha sancito ancora una volta la assoluta correttezza degli atti amministrativi posti in essere dal Comune in tutta la vicenda del chiosco.
    Intanto, procedendo nell’esecuzione degli atti amministrativi conseguenti all’indirizzo dell’Amministrazione Comunale, presso l’Ufficio Contratti, in data 11 febbraio 2015, è stato sottoscritto il contratto con il quale il Comune ha concesso in locazione per anni sei il chiosco di Piazza dell’Unità d’Italia alla Società Cooperativa Sociale “Insieme per la Vita”, con sede in Modica, risultata aggiudicataria del bando con una offerta di un canone mensile di 600,00 euro, quindi con un aumento del 150% sul canone di locazione posto a base d’asta di 240,00 euro.
    Il sindaco Piero Rustico, che già il 6 febbraio scorso aveva ricevuto comunicazione da parte del Comandante della Stazione dei Carabinieri che i locali del chiosco erano stati “sgomberati”, ha così commentato la nota del Dipartimento Regionale: «Non poteva essere diversamente. La decisione del Dipartimento, improntata alle regole del diritto, rappresenta l’ennesima conferma e garanzia dell’azione operata dal Comune secondo quanto dettato dalla norma in una vicenda veramente assurda, nella quale cittadini arroganti hanno tentato di ottenere un vantaggio proprio a danno di una intera comunità cittadina. Ricordino sempre i protagonisti di questa montatura che l’illegalità non porta mai a nulla, come a nulla hanno portato gli innumerevoli tentativi di prevaricazione posti in essere in questa squallida vicenda da strumentalizzatori e strumentalizzati. La ricerca del bene comune che deve animare ogni azione politica non può mai prescindere dalla legalità e dal rispetto delle regole del diritto e della correttezza. La politica nobile è altra cosa rispetto a quello che tanti piccoli personaggi della politica locale hanno fatto cercando di rimestare in un torbido che nella vicenda chiosco non c’è mai stato».
    Il chiosco è già stato consegnato alla Società Cooperativa Sociale “Insieme per la Vita” per la sua conduzione.