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    01.05.2015 - Il sindaco Piero Rustico alla “Festa dei Lavoratori” in Piazza Rimembranza a Pozzallo con i leader nazionali di Cgil, Cisl e Uil
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    È stata scelta la città di Pozzallo, uno dei porti simbolo degli sbarchi per tanti migranti in cerca di pace e di lavoro; uno dei porti simbolo dell’accoglienza e della speranza per la Festa del lavoro di quest’anno. Le tre organizzazioni sindacali nazionali, Cgil, Cisl e Uil, si sono qui ritrovati con lo slogan: “La solidarietà fa la differenza. Integrazione, lavoro, sviluppo. Rispettiamo i diritti di tutti, nessuno escluso», per parlare delle problematiche connesse con gli sbarchi di tanti migranti nelle coste siciliane e di quelle di tanti lavoratori. Un Primo maggio, dunque, con lo sguardo a temi tanto forti e attuali.
    Sul palco, volutamente allestito nell’angolo della Piazza della Rimembranza da cui si guarda il mare, insieme ai tre segretari generali, Susanna Camusso, Annamaria Furlan e Carmelo Barbagallo, numerosi Sindaci, tra i quali il sindaco Luigi Ammatuna e il sindaco Piero Rustico, e con in testa il presidente dell’Anci Sicilia Leoluca Orlando, in una piazza gremita di gente. Per il Comune di Ispica presente anche l’assessore Teresa Amendolagine. Tutti insieme per dire basta alle tragedie, ai morti nel Mediterraneo trasformato in un “cimitero”, e all’emergenza dell’occupazione che non può essere “risolta con un decreto”.
    Dopo il saluto del sindaco di Pozzallo Ammatuna, si sono alternate le testimonianze dei lavoratori (uno del settore del turismo, uno dell'agricoltura ed un immigrato). A questi sono seguiti gli interventi dei tre segretari generali di Cgil, Cisl e Uil, unanimi nell’affermare che «non ci sono commenti alla politica del lavoro portata avanti dal Governo». «Bisogna cambiare le politiche» del Governo e «bisogna fare investimenti pubblici e privati per far ripartire l'occupazione», ha dichiarato Barbagallo. Altro tema trattato è stato quello delle pensioni, dopo la sentenza della Corte Costituzionale che ha bocciato il blocco della perequazione sugli assegni oltre tre volte il minimo. Unanime la convinzione che la legge Fornero «è la riforma previdenziale peggiore d’Europa e va rottamata», come ha affermato Annamaria Furlan, numero uno della Cisl, alla quale ha fatto eco la Camusso ribadendo la sua convinzione della necessità di «mettere mano» a questa riforma.
    La cerimonia di Pozzallo si è aperta con un minuto di silenzio chiesto alla piazza dal leader della Uil per «i morti nel Mediterraneo e in Nepal», e si è conclusa con il lancio in mare, da parte dei Segretari generali, di una corona di fiori in memoria delle tante vittime che qui giacciono.
    È stata una giornata che ha messo in evidenza l’importanza di recuperare «l'unità del sindacato per recuperare l'unità di azione che ci permetta di far fronte ai problemi del Paese».