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    28.01.2011 - Presentato in conferenza stampa dal sindaco Piero Rustico il libro "Cava d'Ispica - La Città delle Caverne"
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    È stato presentato oggi in conferenza stampa dal sindaco Piero Rustico il volume ‘Cava d’Ispica - La Città delle Caverne’ di Sesto e Vincenzo Bellisario. Presenti pure gli assessori Gianni Tringali e Donato Bruno, il consigliere delegato alla cultura Patrizia Lorefice e il presidente del Consiglio Comunale Carmelo Oddo.
    Sono stati illustrati ai giornalisti presenti i contenuti della pregiata guida scritta a quattro mani da Sesto e Vincenzo Bellisario, che risulta un’avvincente e puntuale escursione fra le grotte più belle e suggestive di Cava Ispica.
    Il libro, oltre che eccellente documento, frutto di anni di indagini storiche ed archeologiche, punta a divenire un prezioso compagno e strumento di viaggio, che possa invogliare e condurre alla scoperta di un mondo passato e lontanissimo nel tempo, che ininterrottamente schiude tesori di assoluto valore agli occhi dei visitatori.
    “È un piacere ripercorrere e riscoprire, attraverso la lettura, quei luoghi che hanno respirato la storia dell’antica Spaccaforno e che oggi stillano quella preziosa linfa vitale che tutti noi siamo chiamati a raccogliere e conservare: la memoria del passato. L’unitarietà di analisi e di indagine, in una stretta e naturale collaborazione fra padre e figlio, rende bene l’idea dell’amore per questa terra e le proprie radici, e del grande patrimonio di storia e conoscenza che è nostro dovere trasmettere di generazione in generazione” si legge nella prefazione al volume redatta dal primo cittadino ispicese, che ha presentato l’opera alla città.
    Nel corso della presentazione, sono stati inoltre sottoposti al Sindaco i primi risultati di una raccolta di firme, tuttora in corso, riguardante il restauro e la restituzione alla città della nave denominata ‘Ippos’, antico relitto che il comitato spontaneo ‘Pro nave Ippos’, presieduto da Rosario Gugliotta, già Sindaco della città, ha idealmente adottato affinché ne venga riconosciuto l’inestimabile valore socio-culturale.