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    17.12.2007 - CONSEGNATO A VINCENZO CERAMI IL PREMIO DI POESIA E CULTURA CITTÀ DI ISPICA INCONTRO CON I CONTEMPORANEI 2007
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    Grande successo ha registrato ieri sera, al cinema Diana, la XIII edizione del “Premio di Cultura e Poesia Città di Ispica. Incontro con i contemporanei”. In una cornice elegante e in un’atmosfera da premiere Vincenzo Cerami ha incontrato gli ispicesi e in maniera diretta e spontanea si è raccontato anche attraverso la sua proteiforme produzione.
    Prima rispondendo alle domande dei giornalisti ha commentato: “Sono felice di condividere questo premio con Tornatore e Sciascia, miei amici nel segno dell’arte”. E quando gli hanno chiesto un retroscena delle sue importanti sceneggiature ha raccontato : “Alla prima de La vita è bella nella comunità ebraica milanese io e Roberto Benigni per la paura ci siamo presi la mano forte forte, poi la gente ha applaudito e ci siamo liberati e abbiamo creduto nel film che è andato avanti per conto suo fino in Cina”. Si è commosso invece quando gli hanno chiesto del maestro Pasolini: “Mi ha fatto scoprire la poesia e il cinema. Sulla scrivania quando ha chiuso gli occhi aveva il manoscritto di Un borghese piccolo piccolo. Io ho iniziato a raccontare il mondo laddove lui si è fermato, il mondo che lui aveva previsto”.
    Dopo si sono abbassate le luci e la serata è andata avanti raffinata nella sua eleganza, condotta dalla giornalista, nonché giurata, Roselina Salemi. In prima fila rappresentanti istituzionali, Diego Dalla Palma e l’intera giuria: il sindaco Piero Rustico, l’assessore alla cultura Marisa Moltisanti, il deputato Innocenzo Leontini, i consiglieri comunali Donato Bruno e Amleto Condorelli e i giornalisti Carmelo Arezzo, Lucia Rappazzo. A fare da cornice agli interventi le noti avvolgenti dell’Ensemble “Le dodici terre” diretta da Peppe Arezzo e le coreografie intense di Emanuela Curcio. Quando è giunto il momento della premiazione l’onore di introdurre sul palco l’autore romano è stato dato all’assessore Moltisanti che ha citato Amos Oz per elogiare il valore di un romanzo e ha parlato del premio come della posa di una pietra emozionale nell’humus culturale ispicese e al deputato Leontini che ha fatto un excursus personale e appassionato dei romanzi di Cerami e lo ha definito “profondo indagatore dell’età presente, dell’esistenza umana e dei suoi sottosuoli”. Il sindaco Rustico, in qualità di presidente della giuria, ha invece letto la motivazione in cui è stata sottolineata e indagata la doppia veste di sceneggiatore e scrittore, è stato attribuito a Cerami “il dono raro di trasformare vicende apparentemente marginali in storie simboliche” ed è stato elogiato soprattutto “perché in questi ultimi anni in cui i romanzieri si interrogano sul loro destino, egli sa cogliere la necessità di raccontare storie di sentimenti e di intreccio come hanno sempre fatto i grandi artigiani della scrittura”. Non è mancato nella motivazione nemmeno il riferimento all’ultimo romanzo Vite Bugiarde in cui l’autore è stato ritenuto “in sintonia con l’Italia che cambia e cerca nel suo passato o in quello degli altri le ragioni del suo futuro”. Importante poi la conclusione della motivazione: “al di là del mestiere c’è la passione di narrare che lo accompagna: scritta da lui ogni vita è un romanzo, ogni vita è un film”. Cerami ha ringraziato con naturalezza; ha ribadito la supremazia delle emozioni al timone della penna e con grande umiltà e schiettezza ha detto“lo scrittore non ha la verità in tasca ma la cerca scrivendo”. Infine ha coinvolto il pubblico in una riflessione condivisa sul mondo attuale e in un passaggio ha detto: “Siamo tutti veramente liberi nella nostra quotidianità, nella “pappa pronta” della globalizzazione?”.