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    02.06.2011 - Il sindaco Piero Rustico ha celebrato con grande solennità la "Festa della Repubblica" nel 150° anniversario dell'Unità d'Italia
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    Si sono svolte stamattina, ad Ispica, le solenni celebrazioni del 2 Giugno, Festa della Repubblica.
    Il lungo corteo con in testa il sindaco Piero Rustico, la Giunta Municipale al completo, una rappresentanza del Consiglio comunale, il Comitato comunale per i festeggiamenti in onore del 150° dell’Unità d’Italia e numerose autorità civili e militari, ha mosso dall’attuale sede municipale di corso Umberto fino a giungere in corso Garibaldi; dopo aver reso il doveroso omaggio e gli onori ai caduti per la Patria con corone d’alloro e l’intonazione del silenzio militare, l’Associazione musicale ‘Arturo Toscanini’ ha eseguito l’inno nazionale di Mameli.
    Dal palco allestito innanzi la vecchia sede municipale, elegantemente addobbata con il tricolore, di fronte alle rappresentanze delle associazioni e dei corpi militari ed a numerosi cittadini, il Sindaco ha pronunciato il tradizionale discorso celebrativo: “L’unificazione italiana ha rappresentato un’impresa storica straordinaria, per le condizioni in cui si svolse, per i caratteri e la portata che assunse, per il successo che la coronò superando le previsioni di molti e premiando le speranze dei più audaci. Ma dell'identità nazionale è innanzitutto componente primaria il senso di patria, l'amor di patria emerso e riemerso tra gli italiani attraverso vicende anche laceranti e fuorvianti. Aver riscoperto, dopo il fascismo, quel valore e farsene banditori non può esser confuso con qualsiasi cedimento al nazionalismo” ha sottolineato il primo cittadino in uno dei passaggi più significativi ricordando che “abbiamo conosciuto i guasti e pagato i costi della boria nazionalistica, delle pretese aggressive verso altri popoli e delle degenerazioni razzistiche. Ma ce ne siamo liberati, così come se ne sono liberati tutti i paesi e i popoli unitisi in un’Europa senza frontiere, in un’Europa di pace e di cooperazione”.
    Ancora un richiamo, infine, al terzo giubileo della Nazione che si celebra quest’anno, al quale sono stati dedicati numerosi appuntamenti commemorativi e di riflessione sul tema dell’unità nazionale: “La celebrazione di quest’anno, ricorrendo il 150° anniversario dell’Unità d’Italia, assume un significato ancora più profondo, nella misura in cui si è largamente compresa e condivisa la convinzione che la memoria degli eventi che condussero alla nascita dello Stato nazionale unitario e la riflessione sul lungo percorso successivamente compiuto possono risultare preziose per suscitare le risposte collettive di cui c’è più bisogno: orgoglio e fiducia; coscienza critica dei problemi rimasti irrisolti e delle nuove sfide da affrontare; senso della missione e dell’unità nazionale”.
























     

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