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    12.01.2012 - Celebrato il 319° anniversario del terremoto del 1693
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    Ha avuto luogo ieri pomeriggio, presso la Chiesa di S. Maria di Gesù, la solenne cerimonia di commemorazione, nel 319° anniversario, del devastante terremoto che l’11 gennaio 1693 distrusse l’antica Spaccaforno.
    La celebrazione ha avuto inizio sul sagrato della Chiesa con il picchetto d’onore e l’intonazione del ‘silenzio fuori ordinanza’; subito dopo il Sindaco ed il Celebrante deponevano ai piedi dell’altare fiori ed un cero in ricordo delle vittime del terremoto, mentre dalla Cava tre salve di cannone ricordavano alla città l’ora precisa del tragico evento.
    La funzione religiosa, celebrata per la prima volta nel Convento dei Frati Minori e presieduta dal rettore della Chiesa fra’ Carmelo Latteri, è stata molto partecipata da numerosi cittadini ed autorità civili e militari, nonché da una rappresentanza dell’Amministrazione comunale composta dagli assessori Gianni Tringali e Serafino Arena, dal presidente e dal vice presidente del Consiglio comunale Carmelo Oddo e Patrizia Lorefice, dai consiglieri comunali Carmelo Fidelio, Anna Infanti, Giuseppe Quarrella e Pietro Zocco; il rito è stato concluso dal discorso commemorativo del sindaco Piero Rustico, il quale ha sottolineato in particolare che “ questa ricorrenza non è solo celebrazione, commemorazione e memoria; rappresenta di più. E’ occasione per trasmettere agli ispicesi di oggi quei valori che sono stati vincenti per i nostri padri: coraggio e sacrificio, per riuscire a riprendere la strada della speranza. Attraverso il loro operato possiamo comprendere il significato vero di una convivenza civile fatta da un profondo e reciproco rispetto tra gli uomini e da una grande considerazione per gli usi, i costumi e le tradizioni di un popolo quali fonti inesauribili di amore verso la propria terra e le proprie origini”.
    Formatisi poi in corteo, le autorità ed i cittadini presenti hanno mosso verso il suggestivo affaccio antistante la Chiesa, da dove fra’ Carmelo Latteri ha recitato la preghiera di suffragio e benedizione in memoria delle vittime ed il sindaco Rustico ha lanciato dei fiori verso la sottostante Cava, quale gesto simbolico di omaggio e ricordo dei tanti che perirono nel terremoto.


























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